“Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono”, sosteneva Aristotele dall’alto della propria saggezza, eppure nella società odierna apparire al meglio sembra essere diventato un diktat imprescindibile, il solo modo per ottenere considerazione e accettazione.
È la risultante di un istinto primordiale di sopravvivenza, che spinge l’individuo a comportarsi e ad apparire come e meglio degli altri pur di integrarsi.
In un mondo parallelo, gli omini dei semafori di Matteo Cervone, incastonati nei loro contorni luminosi, si mostrano senza filtri né orpelli, autentici nella loro semplicità. Riflettendo la luce cha hanno dentro, riescono a dare valore alla propria originalità, e questo basta a identificarli al loro sguardo, a renderli perfetti.
Curatela di Rosanna Accordino – Paratissima Torino 2024
Interwiev su Juliet Art Magazine
[…] La sua attenzione è rivolta all’espressione delle relazioni con gli altri e con sé stessi, espresse attraverso mezzi inanimati. Matteo osserva gli oggetti che popolano le strade […] e, con un’abilità unica e speciale, intreccia un dialogo con essi. L’autore esplora il significato più profondo dei segnali stradali, creando un’esperienza visiva che invita il pubblico a riflettere sulle proprie emozioni più profonde.
Di una cosa siamo certi: dopo aver visto i lavori di Matteo Cervone non guarderete più i semafori nello stesso modo!
Greta Zuccali – consulente d’arte e curatrice – Hub/Art Exhibition – 12.10.2024